domenica 16 novembre 2014

A proposito di icone: Cleopatra

Sono diverse le donne che hanno segnato la storia con la loro bellezza, il loro fascino e il loro stile unico, ispirando milioni di persone nel mondo e restando nell'immaginario collettivo a volte addirittura per secoli. 
Come truccatrice, mi capita ovviamente molto spesso di rivolgere il pensiero a queste figure immortali che accendono la mia creatività e guidano il mio lavoro quotidiano e la mia mano.
Ho deciso così di creare una serie di post sulle icone più significative del mondo della bellezza e della moda e, volendo seguire un ordine cronologico, va da sé che iniziamo con Cleopatra.
L'ammaliante regina egizia, è stata certamente una delle donne più affascinanti del mondo antico, sorprendentemente non tanto per la sua bellezza, che a detta degli storici non sarebbe stata poi così eccezionale (naso aquilino e tratti molto marcati), quanto per la sua cultura poliedrica, la sua astuzia e la sua caparbietà. Queste qualità le permisero di ottenere un potere inimmaginabile per una donna dell'epoca e di raggiungere, prima della notissima fine, molti grandi traguardi, per sé, per i suoi figli e per l'Egitto intero.
Il suo trucco, decisamente esotico dal punto di vista delle donne con cui venne a contatto durante la sua permanenza a Roma, ha però caratterizzato in modo molto importante il suo personaggio.
Cleopatra per truccarsi usava la pasta di malachite verde brillante lungo la rima ciliare inferiore; sulla palpebra superiore metteva un ombretto blu scuro ottenuto dal lapislazzulo e arricchito da pagliuzze dorate di pirite; scuriva le sue sopracciglia e allungava le ciglia con il kohl. Infine, per le labbra e gli zigomi, usava un rosso ottenuto dall'ocra.
Ciò detto, il suo trucco poi diventato iconico è in realtà quello proposto nel film Cleopatra di Mankiewicz, quello per intenderci indossato dalla favolosa Liz Taylor: un make-up a tutta palpebra nei toni dell'azzurro, dalle linee grafiche, nette, senza sfumatura e con la tipica coda lunga e marcata. Un risultato che, naturalmente, ha risentito anche degli influssi del trucco anni Sessanta in cui il film è stato girato.
Ma voi vi trucchereste come Cleopatra per uscire la sera? Io lo farei solo prima dei 30... E forse anche dopo un chupito :D


martedì 4 novembre 2014

"Truccami come Marylin"

Dietro il lavoro del make-up artist, c'è uno studio davvero approfondito.
Vi faccio un esempio facile: una cliente va dal suo truccatore e gli chiede un make-up look raffinato ed elegante. Cosa succede da quel momento? Sostanzialmente, il buon truccatore dovrà:

1) essere consapevole di cosa viene in mente al giorno d'oggi alla maggior parte della gente quando pensa al concetto di "raffinatezza", in pratica: saper decodificare correttamente il desiderio. Un trucco riuscito, infatti, disegna sul volto di una persona un'immagine coerente, quasi riconoscibile, a volte addirittura iconica;
2) riprodurre quel concetto reinventandolo, perché si adatti alle caratteristiche del viso e della personalità intera che sta truccando (enfatizzando entrambi).


Per far questo è davvero importante che un truccatore:

  • conosca i principali stili di trucco che hanno attraversato la storia del costume e gli elementi che li contraddistinguono
  • conosca più in generale il costume, la moda e abbia il cosiddetto "sense of style"
  • sia un bravo psicologo
  • sia dotato di una manualità sicura e impeccabile che gli consenta di spaziare nel ventaglio dei differenti stili, mantenendo sempre un risultato professionale
  • conosca le tecniche che consentono di trasformare il volto nella direzione voluta, riconoscendone (quelli che convenzionalmente definiamo) i difetti e sapendo cosa "farsene".
 
 Insomma, un truccatore è davvero un artigiano della bellezza. A volte addirittura un artista! (anche se adesso ci facciamo chiamare tutti così :D)



Marylin Monroe. Il suo è uno dei makeup più imitati di sempre.